martedì 19 febbraio 2013

"e... arriva l'aurora" (46)


46)
    Geo ebbe l'impulso diandare a cercare Giada e salì al primo piano. Sentì strani rumori proveniredalla camera della ragazza e senza indugio spalancò la porta.  Nello stesso istante Giada, radunandole forze ingigantite dall'ira, sferrava una gran ginocchiata nei genitalidell'uomo che mollava la preda e si chinava su se stesso urlando. Non ci volevamolta immaginazione per capire quanto fosse successo. Sul viso di Giada sembravafosse stata spalmata una pennellata di vernice bianca. Si gettò nelle bracciadi Geo e scoppiò in un pianto nervoso.
    L'altro ancora piegato edolorante continuava a lamentarsi ed imprecare con parole volgari contro Giadae Geo. Questi prese Giada, la fece sdraiare sul letto, prese con violenza perun braccio Dodo e, tenendolo ben stretto, scese al piano di sotto. Per primacosa chiamò Sisa e la pregò di raggiungere l'amica che dall'espressione di luicapì che era successo qualcosa di grave.
    Geo, sempre tenendo ilbellimbusto per il braccio, si avvicinò alla cugina e con voce tagliente:
    " Ora ti prendi questodebosciato ed incosciente e lo porti il più lontano possibile da qui e, ti dicofin d'ora, che se continuerai a frequentarlo cancella me e la mia famigliadalla tua vita."
    Sonia sbalordita:
    " Ma Geo che ésuccesso?" e guardava interrogativamente i due uomini.
    " Chiedilo alui." proseguì duramente Geo " E se non vuoi che gli rompa il suo bel'faccino' andate via immediatamente."
    Dopo pochi minuti Sonia e Dodo erano già in auto e Geo risalìin camera di Giada. Si era un po' calmata ma era ancora pallidissima.
    " Grazie Geo, seiarrivato al momento giusto."
    " Giada ti chiedoscusa, mi sento responsabile che tu abbia dovuto subire un tale affronto incasa mia. Sapevo che era un imbecille ma non credevo che arrivasse a tanto.Scusami!"
    " Ma tu non hainessuna colpa." replicò Giada " Purtroppo la madre dei cretini ésempre incinta. Ora sto meglio. Non preoccupatevi. Se ne é andato?"
    " Ho cacciato lui equella sciocca di mia cugina."
    " Poveretta."soggiunse Giada " Mi fa tanta pena: é terribile innamorarsi dell'uomosbagliato e, osservandola questa sera, lei vede solo lui e pende dalle suelabbra."
    " Mi auguro le cadanole fette di salame che ha sugli occhi e lo veda sotto la sua vera luce. Ma orabasta parlare di lui. Te la senti di scendere o preferisci restare qui?"
    " Se vuoi rimango conte." intervenne Sisa che, scioccata da quanto accaduto, non aveva più parlato.
    " No, No.Scendo." rispose Giada " Facciamo in modo che nessuno si accorga dinulla. E' stata una serata meravigliosa e mi dispiacerebbe fosse turbata per undeficiente del genere." si mise un po' di fard sul viso per attenuare ilpallore e tutti e tre scesero con l'aria più serena ed allegra possibile.
    Giada cercò di esserenaturale, continuò a chiacchierare con tutti ma non ballò più.
    I ragazzi furono mandati aletto ma ci fu un cambiamento: poiché le due bimbe non volevano lasciarsi edormire insieme, Filippo e Sandro occuparono la stanza degli ospiti mentreFrancesca, Margherita e Valentina quella a tre letti. Messe a letto le bimbeFrancesca ridiscese e notò Geo che parlava, con un'espressione seria, conGrazia e lei esprimeva un grande stupore. Nello stesso istante Sisa si avvicinòalla madre informandola dell'accaduto: nessun altro lo sapeva e non lo dovevasapere.
    Gli ospiti si divertironofino alle quattro del mattino ed al momento di accomiatarsi, espressero ancoratantissimi complimenti. Si sarebbero rivisti a Milano per stare di nuovo incompagnia alla quale si doveva senz'altro unire anche Giada e Sisa. Si eracreato un affiatamento notevole e la simpatia era stata subito reciproca.
    Quando tutti se ne furonoandati Geo raccontò bene alla madre, sorella, cognato e Francesca quanto erasuccesso e tutti rimasero allibiti. Tutti ebbero parole dolci per Giada quasiper poterla ricompensare della brutta avventura. Grazia l'abbracciò, la tennestretta e:
    " Eri l'ultima personaa cui doveva capitare una cosa simile. Scusaci se é avvenuto nella nostra casae ti prego di non volercene."
    " Ma non si può essereresponsabili per gli altri." rispose Giada " E poi per fortuna non ésuccesso nulla. Non nascondo che ho avuto una gran paura ma per fortuna tutto éfinito nel migliore dei modi."
    Geo per alleggerirel'atmosfera:
    " Io sono entrato nelmomento culminante e dovevate vedere la dolce Giada come sfoderava una mossaproibita degna di un maestro di arti marziali."
    Tutti, compresa Giada,scoppiarono a ridere.
    " E' l'unica che mi évenuta in mente." disse Giada " Se avessi avuto un'arma contundente,gli avrei rotto la testa ma non c'era nulla a portata di mano."
    Erano già le cinque quandosi ritirarono nelle proprie stanze. Giada e Sisa parlarono ancora un po' e poiil silenzio cadde sulla casa, dopo tanto frastuono.
    Verso le undici la prima ascendere in cucina fu Francesca che trovò tutta la casa pulita e sistemataperché fin dalle prime ore del mattino, la contadina con altre due donne avevamesso tutto in ordine.
    Mentre Francesca sorbiva ilcaffè uno per uno scesero gli altri e la moka andava e veniva dalla macchina agas. Sisa, prima, di scendere si era recata da Margherita raggiunta poco dopoda Roberta. Le due bimbe furono vestite e, sempre tenendosi per mano, sceseroanche loro.
    Giada aveva riposatotranquilla ed il contrattempo della sera prima sembrava abbastanza lontano. Erauna domenica fredda dal cielo terso e tutti, ben coperti, fecero unapasseggiata in giardino.
    Geo aveva prenotato unristorante a Trevi dove si gustavano ottimi tartufi.
    Rientrati in casa fecero ibagagli, chiusero tutto ed inserirono l'impianto di allarme. Grazia vollesalire in macchina con Giada e Francesca con la quale aveva particolarmentelegato. Nella macchina di Geo salirono Sisa, Margherita e Valentina enell'altra Tommy, Roberta ed i due maschi.
    A Trevi li attendeva unottimo pranzo a base di specialità umbre. Geo ebbe alla sua destra Valentina edalla sua sinistra Margherita che cinguettavano in continuazione. Fu un'altraora di allegria e divertimento.
    Risaliti in macchina infila indiana: Geo davanti, Giada in mezzo, Tommy per ultimo si avviarono versol'autostrada per Milano.
    Durante il viaggio Geochiese a Sisa di Giada e lei gli raccontò di Mattia. Sisa non avrebbe mairaccontato a nessuno la storia dell'amica ma ora fra lei e Geo si erainstaurato un rapporto particolare e sapeva di potersi benissimo fidare di lui:mai ed in nessun modo lui avrebbe fatto capire a Giada che sapeva.
    Fortunatamente nonincontrarono la nebbia che solitamente in questo periodo la fa da padrona edarrivarono a Milano nel tardo pomeriggio.
    La prima tappa fu a casa diSisa.
    " Prima dilasciarci" disse Geo a tutta la comitiva "mi é venuta un'idea. Che nedireste se per Natale ce ne andassimo tutti per qualche giorno in Umbria?"
    La proposta venne accoltacon entusiasmo da tutti e quindi con questo accordo si salutarono.

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