sabato 2 febbraio 2013

15° Capitolo "e... arriva l'aurora" (30)


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30)
    Come al solito,Francesca, invitò spesso a cena Giada che ora era più serena ma non certamentefelice. Una sera, dopo un'intensa giornata di lavoro, mentre cenavano,guardando i visi pallidi delle due ragazze, Francesca esordì:
    " Nonoffendetevi ma avete un colore con delle tonalità che va dal giallo limone alverde mela e sembrate, più che due giovani donne, dei fantasmi. Perché per leferie non organizzate un bel viaggio all'estero voi due sole? Io ed il miotesorino, come d'accordo, ce ne andiamo al mare a fare i castelli con la sabbiasenza che nessuno ci disturbi, vero Margherita?"
    La bimbasorridendo e battendo le manine:
    " Oh sì,nonna, che bello! Quando partiamo?" E vi era tanto entusiasmo nella vocedella bimba che le tre donne risero.
    " Midispiace mamma" ribatté Sisa "non mi sembra giusto che anche il mesedi agosto tu debba sacrificarti per Margherita."
    "Sacrificarmi?" rispose indignata Francesca " E' il mio unico scopo edé la cosa che più mi rende felice. Potresti raggiungerci gli ultimigiorni."
    " Che nepensi Giada?" le chiede Sisa.
    " Non soche dirti. Come sai non ho fatto alcun progetto e pensavo di restare a Milano, datoche ho tante cose da sistemare."
    " Ehno!" intervenne Francesca " Questo non te lo permetto e vi ordino atutte e due di obbedirmi! Sono o non sono la più anziana del gruppo? Voi midovete rispettare ed io vi impongo di andarvene!"
    " Se lametti così" rise Giada "non possiamo far altro che ubbidire. Dovepossiamo andare?"
    " Sai chefacciamo Giada" parlò Sisa "domani andiamo in un’agenzia di viaggi evediamo cos'hanno da proporci."
    Il giornoseguente le due amiche si recarono presso un'agenzia e furono attratte da unviaggio che le avrebbe portate a Capo Nord.


    Giada iniziò alavorare al progetto della casa di Geo e dedicò ad esso molte ore notturne. Nelsilenzio della sua casa, senza mai essere interrotta da qualcuno o daltelefono, riuscì a progettare le modifiche e le varie soluzioni. Quando tuttofu pronto telefonò a Geo che, stranamente, era in città.
    " CiaoGeo, ho studiato un po' di soluzioni per la casa e, prima delle ferie vorreisottoportele."
    " Moltobene Giada. Che giorno é oggi... é il 21. Quando parti per le vacanze?"
    " Il 30luglio, salgo sull'aereo."
    " Beatate! Io mi fermerò solo la settimana di Ferragosto."
    " Vuoiessere quello della Legge Gandolfi? Allora ti devi sacrificare. Io sono unaperfetta sconosciuta e posso andarmene in vacanza!"
    Geo ridendo:
    " La mia Legge ti haproprio colpito! Aspetta che guardo l'agenda: oggi no, domani no, dopodomani tiva bene?"
    " Aspetta checontrollo la mia: oggi sì, domani sì, dopodomani no!" e poiché sentiva ilvuoto dall'altro capo del filo " Sto scherzando professore! Dopodomani vabene. Dove?"
    " L'unica soluzionesarebbe a casa mia, così avrei l'occasione di farti ammirare la ricercatacollezione di farfalle che possiedo!"
    " Per l'amor diDio! Io odio i Lepidotteri. Vengo solo se hai una collezione di monete."
    " Ahimè,no. Non sono un numismatico."
    " Questo émolto grave! Sarà il caso che tu venga a casa mia che ho la collezione ditorte. Ti va?"
    " Mitocchi nel mio punto debole: ce n'è una anche di mele?"
    " Cisarà!"
    " A che ora?"
    " A cena o dopocena?"
    " Fai tu."
    " Ho capito,professore, alle venti con cena."
    La sera primaGiada preparò una cena fredda e la torta di mele perché rientrando sempre alleventi non avrebbe potuto preparare nulla.
    Alle venti inpunto, con un enorme mazzo di fiori, Geo entrava in casa sua, elegante esorridente. Gli piacque molto la casa ed altrettanto la cena. Prese ben trefette di torta di mele della quale, confessò, era ghiottissimo.
    Terminato dimangiare Giada velocemente sparecchiò e sparse sul tavolo tutti i suoi disegni.Geo li guardò, fece domande, chiese chiarimenti ma approvò tutto. Trovò moltofunzionale il progetto e non poté fare a meno di farle i complimenti.
    Chiacchieraronofino all'una, dopo di che, Geo si accomiatò:
    " Graziedi tutto Giada. Le ore che trascorro con te sono sempreistruttive. Se non cisentiamo più, buon viaggio e buone vacanze. Appena rientri telefonami." Lediede un bacio sulla guancia e salì in ascensore.

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