18
35)
Era quasi
finito anche il mese di settembre durante il quale Giada aveva lavorato intensamente
sul progetto della casa di Geo. Si era recata da sola due volte in Umbria. La
prima volta aveva preso contatto con Vico Montini, il costruttore amico di Geo,
che l'aveva soddisfatta perché era un uomo concreto e deciso ed avevano dato
inizio ai lavori; la seconda volta per controllare l'esecuzione dei medesimi e
fu soddisfatta di quanto era stato fatto.
Geo era stato
parecchio tempo all'estero e non aveva più rivisto la casa.
Dovendo
ritornare in Umbria, Giada chiese a Sisa e Francesca di accompagnarla insieme a
Margherita. Sarebbero partite un venerdì mattina e ritornate alla domenica
sera. Le due donne furono entusiaste per l'invito e tutte e quattro partirono
sull'auto di Giada.
Sisa e
Francesca trovarono notevole la casa anche se era sottosopra e, durante il
giorno mentre lei seguiva i lavori, tutte e tre con l'auto di Giada giravano
nei dintorni. Alla sera la riprendevano e tornavano in albergo ad Assisi.
Era l'inizio di
un ottobre splendido. Le giornate con un cielo terso, il sole ancora caldo e le
colline che assumevano gli stupendi colori autunnali.
La domenica
mattina erano tutte e quattro nel giardino della casa ad ammirare le piante ed
i fiori ancora rigogliosi quando arrivò una macchina: era quella di Geo
condotta da Attilio. Sceso dall'auto sorridente si avvicinò a loro mentre
Giada, piacevolmente sorpresa:
" Ciao
Geo, che bella sorpresa! Mi avevi detto che eri impegnatissimo."
" Questa
mattina mi sono alzato ed ho deciso che Roma mi stava un po' stretta ed ho
pensato di prendermi una boccata di ossigeno."
" Hai
fatto benissimo! Permetti che ti presenti le mie amiche? Francesca, Sisa e la
più importante, Margherita." poi rivolgendosi alle donne " Questo é
il professor Gandolfi."
Grandi sorrisi,
grandi strette di mano e, con gran divertimento di Geo, Margherita che
guardandolo con i suoi bellissimi occhi:
" Ti
chiami professore perché hai i capelli tutti bianchi? Come sono belli! Sembrano
quelli della mia Barbie."
Ci fu una gran
risata generale e Geo:
" Sono
molto contento che ti piacciano."
" Sì, mi
piacciono molto. Io quelli della mia Barbie li pettino sempre."
" Vorresti
forse pettinare anche i miei?"
Margherita non
rispose ma il sorriso che fece a Geo lasciò intendere che la cosa le sarebbe
molto piaciuta.
" Sai che
facciamo?" continuò Geo " Qualche volta verrò a casa tua, andremo
nella tua cameretta e mi pettinerai come fossi la tua bambola."
La bimba felice
batté le manine e:
" Che
bello! Hai sentito mammina?"
" Sì
tesoro, ho sentito ma non potrai fare i ricci come sei abituata." disse
Sisa che a stento non scoppiava a ridere perché vedeva la scena di un uomo così
importante, seduto per terra, farsi pettinare da Margherita che rimase un po'
silenziosa e poi:
" Pazienza, metterò solo i
nastri."
" Brava
Margherita" intervenne Giada "il professore sarà bellissimo con i
nastrini tutti colorati!"
Si era
stabilita fra tutti una simpatica confidenza e Giada, attenta, aveva notato lo
sguardo di Geo quando aveva guardato Sisa.
Passeggiarono
un po' per il giardino e Margherita, senza pensarci un attimo, con naturalezza
mise la sua manina in quella di Geo che con gran piacere la tenne stretta.
Giada lo condusse in casa e gli fece vedere i lavori che erano a buon punto
perché l'impresa aveva lavorato con impegno.
" Sai
Geo" gli disse "se le cose proseguiranno con questo ritmo, capo un
mese, la casa sarà ultimata. Per l'esterno ho già contattato l'impresa che
poserà la piscina la prossima settimana: vengono con l'escavatore ed ho pregato
Montini di non abbandonarli un attimo perché non devono assolutamente rovinare
il terreno attorno. La piscina, essendo prefabbricata, viene posta in opera
velocemente. Ora vieni che ti faccio vedere il campo di bocce mancano solo gli
strati superiori ma il più é fatto."
Avviandosi
tutti insieme verso il campo, Geo si rivolse a Sisa:
" Anche a
lei piace l'Umbria?"
" Come può
non piacere" rispose Sisa "é meravigliosa."
" Da
quanto tempo siete amiche?"
" Da ben
ventitré anni, dalle elementari."
" Allora
la conosce bene, quindi é superfluo le dica che é molto in gamba."
"
Superfluo! Lo so da ventitré anni!"
" Caro
Geo, " intervenne Giada "devi sapere che Francesca é la mia facente
funzione mamma e Sisa il mio 'alter ego' e quindi ti consiglio di parlar con
loro sempre bene di me, altrimenti..."
" Mi sa
tanto che con quattro donne avrei la peggio. Posso invitarvi a pranzo?" e
rivolgendosi a Margherita " Ti farebbe piacere mangiare insieme a
me?"
" Tanto, tanto! Potrei mangiare anche il
gelato?"
"
Certamente però dovrai mangiare prima tutto il resto."
"
D'accordo." disse la bimba guardandolo con serietà.
" Dove ci
porteresti Geo?" chiese Giada. E lui ridendo:
"
Proporrei le dolci Fonti del Clitunno!"
" Senza
austriaci, però!" ripose Giada e rivolgendosi alle amiche che non capivano
raccontò la loro precedente gita alle Fonti.
Sulla macchina
di Geo salì Sisa con Margherita e Francesca andò con Giada. Durante il tragitto
Francesca disse all'amica:
" Che
persona squisita. Nessuno potrebbe pensare sia così importante. Oltre a tutto é
anche un bell'uomo e, direi, affascinante."
" Ed in più"
rispose Giada "é di una correttezza eccezionale. Sono stata con lui molte
ore sia di giorno che di notte, é venuto a casa mia ma non c'è mai stato da
parte sua neanche una sfumatura che mi abbia dato noia."
" Perché
Giada non lo prendi in considerazione? Potrebbe essere per te l'uomo
giusto."
" Cara
Francesca, l'uomo giusto per me non esiste e non potrei mai stare con un uomo
senza amarlo. Geo mi é simpatico, gli sono affezionata ma niente più. Ora ti
voglio dire una cosa e ti prego di non metterti a ridere e di non dirla a
nessuno."
"
Prometto!"
" Io ho
fatto un pensierino su Sisa e Geo. Penso potrebbe essere la persona che la
renderebbe felice. Avevo già pensato di farli conoscere casualmente ed oggi il
destino ha giocato in mio favore. Noi non faremo nulla ma se ci vorrà una
leggera spintarella... la daremo."
Francesca non rispose ma
non poteva negare che la cosa le avrebbe fatto molto piacere.
Nessun commento:
Posta un commento