venerdì 25 gennaio 2013

10° Capitolo "e... arriva l'aurora" (20)


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      Dopoessere stato liquidato da Giada ed aver inutilmente perorato la sua causapresso Sisa, Mattia era un uomo finito.
    Luisa avevasubito compreso, vedendolo tornare a Como distrutto, che non era riuscito asistemare le cose con Giada. Era molto dispiaciuta per lui perché a Mattiavoleva veramente bene. In tutti gli anni che erano rimasti insieme, lui, purnon nascondendo di non essere mai stato innamorato di lei, era sempre statogentile, affettuoso e non le aveva mai fatto mancare nulla, anzi, era statosempre molto generoso.
    Mattia era unbel ragazzo e lei, quando lo aveva sposato con l'aiuto dei suoceri, credeva diamarlo ma era stata una semplice infatuazione giovanile. Senz'altro se nonfosse vissuta nella casa dei suoi ed avesse avuto l'occasione di conoscerealtri ragazzi lo avrebbe certamente capito. Era molto riconoscente ai genitoridi Mattia per averla trattata come una figlia e di averla fatta vivere infamiglia ma se loro non avessero obbligato Mattia a sposarla, non li avrebberoresi infelici.
    Luisa nonsapeva che parole usare per consolare e sollevare il morale di Mattia ancheperché tra loro, dopo tanti anni che si conoscevano, non c'era moltaconfidenza.
    Quando lui leaveva confessato che in Brasile aveva conosciuto Giada e si era perdutamenteinnamorato di lei, Luisa aveva avuto il coraggio di confessargli che anche leisi era creata un nuovo affetto. Non gli avrebbe mai svelato ciò se lui non leavesse parlato di Giada.
    Luisa avevaconosciuto Pietro Corsi immediatamente dopo la partenza di Mattia per ilBrasile. Per passare il tempo si era iscritta in una palestra dove lui faceval'istruttore. Era un uomo interessante ma soprattutto dolce e comprensivo ed inlui aveva trovato l'amore che dal marito non aveva mai avuto. Ora che loroavevano deciso di divorziare, Pietro non vedeva l'ora d'iniziare una nuova vitacon lei.
    I suoceri eranorimasti sconvolti da questa loro decisione perché essendo di mentalitàretrograda non ammettevano che due persone, che avevano giurato fedeltà eterna,si potessero dividere.
    La sera cheLuisa e Mattia andarono da loro per comunicare i loro progetti, ci fu unadiscussione nella quale il figlio senza acredine ma con tanta amarezza liincolpò di essere la causa di questo risultato in quanto i figli vanno guidati,consigliati ma mai obbligati a fare cose che non vogliono: ogni essere umano hail diritto di sbagliare da solo.
    Mattia, che alritorno dal Brasile aveva chiesto alla direzione di Berlino di volersi fermarein Italia, decise che per lui l'unica soluzione era quella di ripartire perl'estero. La direzione tedesca gli propose di andare per circa nove mesi inAfrica e precisamente nello Zimbabwe.
    Lui aveva giàlavorato nell'Africa del nord ma non conosceva assolutamente quellameridionale. Più lontano andava dall'Italia e meglio era e forse, cosìdistante, avrebbe ritrovato un po' di pace.
    Prima dipartire andarono da un avvocato per le pratiche del divorzio, pregandolo diaccelerarle al massimo per permettere a Luisa di regolarizzare la suaposizione. Lui le lasciava la casa completamente arredata ed al suo ritornoavrebbe deciso in merito. Prepararono negli scatoloni tutte le cose di Mattiache depositò nella casa di un suo conoscente che aveva un locale vuoto.
    Luisa vollepresentargli Pietro che a Mattia fece una buona impressione: gli sembròsinceramente innamorato ed augurò ad entrambi di essere felici.
    Si volle un po'documentare sul paese in cui andava perché non lo conosceva per nulla. Appreseche lo Zimbabwe era l'ex Rhodesia e si trovava nel bacino dello Zambesi, fra loZambia, il Mozambico ed il Sudafrica.
    Si sarebbefermato nella parte nord orientale della regione dove si trovavano le foreste.Avrebbe diretto il laboratorio situato nelle vicinanze della foresta,sostituendo un biologo austriaco che rientrava in patria dopo pochi mesi permotivi di famiglia.
    Qualche giornoprima di partire volle rivedere Giada e si appostò semi nascosto davanti alportone dell'ufficio. Alle diciannove eccola uscire insieme a Maurini cheMattia conosceva di vista ma con il quale non aveva mai parlato. Giadaindossava una giacca di pelo chiaro ed i suoi meravigliosi capelli si muovevanoad ogni suo passo. Con Maurini si salutarono quasi subito e lei, con la suaandatura decisa ma femminile, si avviò verso piazza Cavour. La seguì e sisentiva il cuore stretto in una tenaglia. Avrebbe voluto rincorrerla,abbracciarla stretta e ripeterle che l'amava ma non fece niente di tuttoquesto. Poco dopo lei salì su un autobus e lui rimase immobile, triste esconsolato nel vederla allontanare.
    Al sei di marzosi sarebbe imbarcato e, se nulla fosse successo, il ritorno era previsto perdicembre.
    La sera prima dellapartenza telefonò ai suoi per salutarli e loro si dimostrarono molto freddi.Mattia non si stupì perché era abituato al loro comportamento ed anche perchégli avevano affermato che se lui e Luisa si fossero veramente separati, perloro erano morti e, più che mai, Mattia si sentì solo al mondo.

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