mercoledì 16 gennaio 2013

"e... arriva l'aurora" (15)


15)
    Mancavano pochi giorni alla partenza ed in ufficio lavollero festeggiare. Maria, la moglie di Paulì, preparò delle torte ed unpomeriggio alla fine del lavoro tutti insieme salutarono Giada. Tutti eranocommossi e dimostravano il loro dispiacere per la sua partenza. Avevanoapprezzato questa donna che sola, in una terra sconosciuta era riuscita ad amalgamarsicon loro dimostrandosi ottimo architetto e persona squisita.
    I coniuginapoletani che si erano veramente affezionati a lei le promisero che, al lororitorno in Italia, si sarebbero senz'altro fermati a Milano e Giada li invitò acasa sua.
    La sera prima della partenza Florinda eGabriel la invitarono a cena nel ristorante di amici loro. Giada era moltostanca ma non pensò neppure lontanamente di rifiutare. Questi due ragazzi leerano stati vicini e si erano affezionati a lei ed anche lei era dispiaciuta didoversi separare da loro.
    Quella sera erapervasa da sentimenti contrastanti: era rattristata di lasciare il
Brasile perché l'ospitalità, la generosità e la simpatia della sua gentel'avevano completamente conquistata, d'altra parte non vedeva l'ora di tornarein Italia per rivedere Mattia e gli amici più cari.
    Mentre erano acena Gabriel, vedendola assorta, si rivolse a lei:
    " Giada,sei diventata una brasiliana a tutti gli effetti perché in questo momento tustai provando la nostra saudade."
    Giada sorrisee:
    " Hairagione Gabriel, sono invasa da una gran malinconia. Se non fossi italianavorrei essere brasiliana: mi avete completamente stregata."
    Durante laconversazione arrivò il padrone del ristorante con una grossa torta quadrata sucui era scritto 'TORNA PRESTO'. Tutt'intorno delle candeline di vari colorierano accese e Giada fu invitata a spegnerle. Si commosse e grosse lacrime lescesero sulle guance. Florinda subito si alzò, l'abbracciò ed anche lei con gliocchi lucidi le disse:
    " Amicamia, sentiremo molto la tua mancanza ma siamo qui per festeggiarti e non perrattristarci." E, prendendo un calice di vino, lo alzò e gridò " VivaGiada."
    Tutte lepersone che erano nel locale si misero a battere le mani perché questi sono ibrasiliani, pronti a far festa ed a partecipare alle gioie altrui. Alcuniragazzi con la chitarra cominciarono a suonare il samba e Florinda con Giada eGabriel cominciarono a ballare. Altre persone si unirono a loro e, con quelle splendidemusiche, si arrivò a notte tarda.
   
    Il giorno dopomentre era in volo, Giada ripassò mentalmente il suo anno di vita trascorso inquella splendida terra dai contrasti alle volte tragici. Era stato quasi unanno d'intenso lavoro che si era concluso con un positivo risultato: tutto erastato ultimato perfettamente con grande soddisfazione del suo capo.
    Avevaintrecciato nuove e sincere amicizie che l'avevano aiutata a vivere in un paesestraniero e le avevano inoltre permesso di ben ambientarsi e di non sentirsimai troppo sola. Un anno di amore intenso cosparso da momenti di grande felicitàche le aveva permesso di riavere un concetto ottimistico della vita.

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